Quel 05B# che avete letto nel titolo non è un refuso di stampa o un errore di digitazione, ma si tratta del codice alfanumerico “puro” di un muro vincente nello scout, l’analisi e valutazione dei singoli fondamentali in una gara: 05 rappresenta il numero di maglia di chi lo ha realizzato, la B sta per Block, mentre # simboleggia che lo stesso, il muro, è vincente. Nel caso di specie il muro è quello messo a segno sul 24/23 per la CivitaLad da Alice Grossi, sua è la maglia numero 5, che ha sancito, oltre alla vittoria del set, la promozione in Serie B1 di questa meravigliosa compagine, nata in estate grazie alla lungimiranza delle due dirigenze dell’A.S.D. Volley Ladispoli e il nostro sodalizio.
Per uno di quei strani casi del destino è stata proprio Alice a mettere a segno il punto decisivo, lei civitavecchiese di nascita anagrafica e pallavolistica, dopo aver trascorso 8 anni della sua vita agonistica vestendo la maglia del Volley Ladispoli, lo scorso anno, era rientrata a Civitavecchia e questo anno, quasi a voler simboleggiare questa collaborazione sul campo, è stato uno dei punti fermi di coach Pietro Grechi al momento di mettere insieme il roster che avrebbe disputato questo campionato.
Sarebbe ingeneroso però soffermarci su una singola atleta, in uno sport di squadra a vincere è sempre il collettivo, è un po’ come un’orchestra sinfonica, i molteplici strumenti che la compongono presi uno ad uno hanno la loro importanza e i loro bei suoni armoniosi, ma è quando vengono messi sapientemente insieme che ci regalano delle meravigliose melodie.
La CivitaLad è stata una simbiosi perfetta fra due gruppi inizialmente eterogenei tra loro. A renderli tali erano, da una parte, l’esperienza maturata giocando nella categoria nazionale delle ragazze di Ladispoli e, dall’altra, la giovanissima età delle civitavecchiesi, ma il gran lavoro svolto da coach Grechi ed il suo staff, con il valido supporto dei dirigenti dei due sodalizi, ha fatto si che il gruppo divenisse, presto, unico e omogeneo, cementato dai timori legati al perdurare della pandemia che ci accompagna ormai da oltre un anno con tutto quel che ne consegue, la difficoltà nello svolgere gli allenamenti e giocare con la continuità che sarebbe servita per meglio assemblare insieme le giocatrici, il timore di iniziare un campionato senza per altro sapere esattamente quando e senza avere la certezza di poterlo portare a termine; paradossalmente queste difficoltà hanno finito con il rendere questo gruppo granitico.
La riprova di quanto abbiamo appena scritto risiede nella determinazione con cui, queste fantastiche ragazze, hanno disputato le due partite della finale play-off, lo hanno fatto giocando “come una sola donna”, parafrasando Massimo Decimo Meridio, alias Russell Crowe, ne “Il Gladiatore”, annichilendo ogni velleità delle loro avversarie, minando le loro sicurezze sin dalla prima gara disputata in casa, per andare poi a mettere la ciliegina sulla torta nella gara di ritorno in terra pomentina.
Non possiamo che ringraziare davvero di tutto cuore queste ragazze. Ci avete fatto emozionare attraverso gli schermi di smartphone, tablet e pc, e già, perché la pandemia non ci ha permesso di vedervi giocare dal vivo, ma abbiamo esultato ed imprecato con voi per ogni punto e per ogni errore, in ogni partita e per tutta la stagione. Avremmo voluto essere a Pomezia per festeggiare la promozione con voi, ma lo abbiamo potuto fare soltanto in maniera virtuale e ci ripromettiamo di farlo adeguatamente non appena sarà possibile.
Desideriamo ringraziare infine tutti i componenti dello staff tecnico, i dirigenti dei due sodalizi e tutti coloro che spesso passano inosservati, perché il merito di una buona riuscita di uno spettacolo non è soltanto di chi è sotto i riflettori, ma spesso e volentieri di chi vive lo spettacolo da dietro le quinte, quindi il covid manager, chi monta e smonta la rete, i segnapunti, vabbè, ci siam capiti, senza necessità di dilungarci troppo!
PS: Per i puristi dello scout puntualizziamo che quello scritto nell’incipit dell’articolo è il codice “puro del muro”, ma nella realtà la stringa composta da numeri e simboli è differente, ogni azione inizia con il servizio di una delle due squadre e termina, nel caso della partita di cui abbiamo parlato con …. .02A.05#, ovvero attacco della numero 9 del Pomezia ed il punto che separa questa azione da quella successiva ovvero il muro vincente di Alice Grossi e il conseguente = in attacco per la giocatrice avversaria.